5 cose che (forse) non sai sul PAVIMENTO PELVICO

Chi di noi non ha mai sentito parlare del pavimento pelvico e della sua importanza per il nostro benessere?

Eppure non viene presso abbastanza in considerazione, per negligenza o per un senso di pudore, forse.

Lavorando come osteopata e insegnante di Pilates mi sono resa conto di come molte persone, sia donne che uomini, non sappiano localizzarlo o muoverlo volontariamente.

Se sei qui sul mio blog, probabilmente, senti una sana e viva curiosità su questa parte importantissima del tuo corpo e io sono qui per aiutarti scoprire quello che vuoi sapere.

Prima di tutto fermati un attimo in qualsiasi posizione tu sia, immagina di dover andare al bagno e di voler trattenere tutto stringendo i tuoi muscoli.

Sì, proprio quelli… i muscoli della tua zona urogenitale e perianale, quelli che i bambini non sanno controllare. Tu non hai bisogno del pannolino, vero?! Non ne hai bisogno perché il tuo corpo e la tua mente hanno imparato a controllare gli sfinteri.

La prima cosa da sapere, quindi, è come localizzare il pavimento pelvico e saperlo attivare come hai appena fatto tu, (spero!).

Adesso osserva questa immagine anatomica del bacino, ti ci ritrovi? È visto dall’alto.

L’ho inserita qui perché ti voglio far visualizzare le ossa sulle quali si inseriscono i muscoli che formano il pavimento pelvico in modo che tu abbia una percezione più completa di questa area del tuo corpo.

Il pavimento pelvico ha inserzione sul pube, sugli ischi, sul coccige e osso sacro. Metti le mani su questi punti del tuo corpo e senti quello che c’è nel mezzo a livello superficiale (escludendo gli organi).

Non sai dove mettere le mani?

Il coccige e il sacro sono la tua codina, gli ischi (o tuberosità ischiatiche) sono le ossa sulla quali ti siedi, e il pube è davanti in basso ma al di sopra dei genitali

Il pavimento pelvico, dunque, è formato da muscoli e fasce che chiudono il bacino nella sua parte inferiore e consta di tre strati muscolari e uno fasciale costituito dalla fascia endopelvica.

Lo strato più esterno si chiama perineo ed è la parte che poggia sul sellino della bicicletta, per capirci. 

Lo strato intermedio è il diaframma urogenitale ed e è costitui­to dai muscoli trasversi profondi del perineo e dal muscolo sfintere striato dell’uretra.

Lo strato più interno è il diaframma pelvico formato dai muscoli elevatore dell’ano e ischiococcigeo.

La fascia endopelvica si trova ancora di più verso l’interno e costituisce il sistema di sospensione dei visceri pelvici.

 

Al di là delle nozioni di anatomia spesso ostiche e incomprensibili, vorrei che capissi che tutta quest’area è vitale per supportare gli organi del piccolo bacino (vescica e retto – e utero nella donna) e contribuisce alla continenza sia urinaria che fecale.

Essa ha il compito di ammortizzare e contenere gli sbalzi di pressione addominale come ad esempio la spinta di uno starnuto o della tosse. 

 

Il pavimento pelvico ha anche altre funzioni che scoprirai andando avanti nella lettura dell’articolo… non ti voglio svelare tutto ora!

Non mi soffermo sulla sua importante durante il parto, perché non è il tema dell’articolo, ma non ce la dimentichiamo!


Ecco le 5 cose che (forse) non sai sul pavimento pelvico e che ti potranno essere utili nella quotidianità

1. Il pavimento pelvico è un diaframma ed è collegato al diaframma addominale.

Quando inspiri il diaframma addominale si contrae e scende e il pavimento pelvico si abbassa per risposta alle pressioni intra addominali ma non si contrae. È importante che questo movimento sia sincrono e che non ci siano delle restrizioni di mobilità. Prova a sentire se riesci a percepire questo movimento!

 

2. Il pavimento pelvico “felice” deve essere tonico ma deve sapersi rilassare.

Viene spesso e giustamente enfatizzato il lavoro di rinforzo di questi muscoli che fungono da ammortizzatore però si dimentica quanto sia importante imparare a rilassarli! Un pavimento pelvico ipertonico può portare a sensazioni dolorose locali durante i rapporti sessuali, nelle sedute prolungate, durante la minzione, ma può anche causare dolore in zona addominale, schiena, zona sovrapubica, coccige, anca e contribuire al cattivo funzionamento del ritorno venoso degli arti inferiori. 

 

3. Avere un pavimento pelvico sano ti aiuta ad avere una buona postura.

Come riscontrato in questo studio i muscoli  del PP contribuiscono alla stabilizzazione della colonna vertebrale, lavorando in sinergia con i muscoli addominali e il diaframma. *1

Le strutture muscolari, fasciali e tendinee del pavimento pelvico creano un prezioso equilibrio fra le varie ossa che compongono il bacino ossia, le ossa iliache, osso sacro e coccige… e non ci dimentichiamo che stiamo parlando della parte inferiore della colonna vertebrale!

Il PP contribuisce altresì  al mantenimento della giusta pressione all’interno della cavità addominale garantendo coesione e turgore degli apparati viscerali che, in tal modo, sono in grado di sorreggersi senza gravare sulle strutture scheletriche. Queste funzioni sono importantissime per la postura.

 

4. Rimandare lo stimolo può danneggiare la tua salute.

Appena senti di dover andare al bagno, vai!

Trattenendo l’urina, infatti, tratteniamo tossine, batteri e sostanze acide, non solo, in questo modo abituiamo la vescica a contenere grandi quantità di liquidi e questo può compromettere l’efficacia dello svuotamento. *2

Neanche trattenere le feci è una buona abitudine in quanto sembrerebbe essere connessa con problemi di stipsi. *3

 

5. È alleato del piacere sessuale

In presenza di un pavimento pelvico debole, ipertonico o dolente possono insorgere disturbi del desiderio sessuale, dell’eccitazione e dell’orgasmo.

Il buon funzionamento di questo diaframma migliora la vascolarizzazione degli organi sessuali e ne aumenta la sensibilità. 

Nella donna questi muscoli circondano il canale vaginale, sono dunque complici del suo restringimento favorendo così il contatto con il membro maschile e contribuiscono ad una buona lubrificazione. 

Negli uomini il PP partecipa al meccanismo di erezione e di eiaculazione attraverso l’attività contrattile.

I disturbi femminili e disfunzioni del pavimento pelvico in Italia interessano 6 milioni di donne.

Non ho riportato questa statistica per spaventarti, ma per invogliarti a prenderti cura del tuo pavimento pelvico!

Lo sapevi che nel Pilates si lavora molto sui muscoli pelvici? Questo sistema di allenamento, infatti, enfatizza l’attivazione volontaria del pavimento pelvico in sinergia con gli addominali e non solo!

Se vuoi saperne di più su questo metodo puoi iscriverti alla prova gratuita di 7 giorni al mio studio online.

——

*1 Hodges PW, Sapsford R, Pengel LH. Postural and respiratory functions of the pelvic floor muscles. Neurourol Urodyn 2007;26: 362-71. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17304528/

*2 Stauffer CM, van der Weg B, Donadini R, Ramelli GP, Marchand S, Bianchetti MG. Family history and behavioral abnormalities in girls with recurrent urinary tract infections: a controlled study. J Urol 2004;171(4):1663-5. doi: 10.1097/01.ju.0000117701.81118.f0.

*3 Cerdán-Santacruz C, Ortega-López M, Vigara-García M, Fernández-Pérez C, Cerdán-Miguel J. Do bad habits bring a double constipation risk? Turk J Gastroenterol 2018; 29: 580-7. doi: 10.5152/tjg.2018.17533.



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