PILATES: cos'è e perché fa bene

“Faccio Pilates. La mia insegnante di Pilates mi ha detto che non controllo bene il mio centro. Non posso perdermi la lezione di Pilates Reformer. Nella nuova spa hanno introdotti i corsi di Pilates. No, non vengo oggi ho pilates. Mi sono appena comprata il Flex Ring per fare Pilates. Questi sono i miei nuovi calzini antiscivolo per il Pilates. Da quando faccio Pilates mi sento meglio. Quando esco dalla lezione di Pilates mi sento sempre più alta. Ho fatto Pilates anche durante la gravidanza. La mia insegnante di Pilates è molto preparata. Hai mai provato la Cadillac per il Pilates? Io mi sbaglio sempre con la respirazione nel Pilates. Pilates di qua, Pilates di là, Pilates su, Pilates giù…”

Ma come tu non hai mai fatto Pilates? Non ci credo. Ah, non l’hai neanche mai sentito nominare? E si può sapere dove vivi?

Fare Pilates è cool e poi lo fanno anche i vip… un motivo ci sarà!

Ma poi, perché questa disciplina si chiama così? Cosa significa Pilates? E soprattutto… cos’è?

Pilates di per sé non significa nulla, è semplicemente il nome, anzi il cognome del suo fondatore: Joseph Hubertus Pilates che, da bimbo gracile e di salute cagionevole, si è trasformato in un atleta appassionato di anatomia umana che con grande dedizione e intuizione ha messo insieme i vari pezzi dei suoi studi e della sua esperienza per creare un sistema d’allenamento originale ed efficace. Ma finché Josef era in vita, questa disciplina si chiamava Contrology, perché lui teneva molto ad enfatizzare il controllo del movimento (e quindi dei muscoli del corpo) attraverso la mente. 

A me piace definire il Pilates come una ginnastica intelligente che obbliga la mente ad essere presente e a collaborare nell’allenamento.

Prova ad eseguire un qualsiasi esercizio fisico mentre guardi la TV e quindi con una mente distratta e osserva come ti senti quando hai terminato. In seguito, ripeti lo stesso esercizio in silenzio, con la televisione spenta, la mente libera e respirando consapevolmente. 

Come ti senti adesso? Molto meglio, ne sono sicura! 

Certo Contrology non mi piace molto come nome, ci leggo troppa rigidità e chiusura, però rende l’idea. Bisogna inoltre considerare il periodo storico in cui Joseph è vissuto (Mönchengladbach–Germania,1883/New York City–USA 1967), probabilmente ora avrebbe utilizzato una dicitura più alla moda come ad esempio “movement awareness” o qualcosa del genere. Furono i suoi successori modificare il nome da Contrology a Pilates (un nome peggio dell’altro!)

Quello che conta è che questa disciplina abbia aiutato milioni di persone in tutto il mondo a migliorare la qualità della vita attraverso il movimento. 

“Correttamente eseguiti e assimilati a livello inconscio, questi esercizi doneranno grazia ed equilibrio a tutte le attività quotidiane.” Cit. J.P.

E chi di noi non amerebbe sentirsi più aggraziat* ed equilibrat*?

Affermare che il Pilates sia solamente un sistema di allenamento mi sembra alquanto limitante, per me si avvicina di più ad una filosofia che mira al benessere psico-fisico e che considera la persona dal punto di vista globale. In questa pratica, gli esercizi vanno sempre eseguiti con la massima precisione e sono volti a migliorare prima di tutto la consapevolezza del corpo e quindi la propriocezione. 

Immagina di poter potenziare la connessione con il tuo corpo e di scoprire un altro/a te, con una postura più armonica, dei muscoli più tonici e flessibili, delle articolazioni più mobili… non credi che la tua vita sarebbe più bella e leggera?

 

Sì, anche il mal di schiena rischia di migliorare molto e nella maggior parte dei casi sparisce! Questo grazie all’allenamento ma anche grazie ad una maggiore consapevolezza fisica che aiuta a capire quali sono gli atteggiamenti posturali dannosi, e quindi da correggere, e come correggerli. Anche la zona cervicale riceve grandi benefici da una pratica costante che riequilibra la colonna in toto e porta a rilassare le spalle e ad attivare la muscolatura in maniera corretta.

Nel Pilates tutti gli esercizi vengono abbinati alla respirazione e, soprattutto all’inizio, questo richiede un grande sforzo di concentrazione, ma è importante non scoraggiarsi! E soprattutto continuare a respirare, anche se al contrario di come ci sta insegnando l’istruttrice o l’istruttore! La respirazione è uno dei principi fondamentali del metodo Pilates perché permette, non solo di mantenere la mente collegata al corpo e di eseguire i movimenti in maniera più fluida, ma porta altresì a mobilizzare in maniera più efficace la colonna e la gabbia toracica.

Prova a fare un’inspirazione profonda gonfiando il petto e guardando in alto e una grande espirazione svuotando la gabbia toracica e guardando verso il basso. Se ti lasci portare dal movimento respiratorio e lo amplifichi un pochino ti troverai ad eseguire un’estensione della colonna quando prendi aria e una flessione quando la butti fuori.

Nel Pilates si fanno tanti addominali, questo è più o meno vero e comunque è un argomento controverso. È vero che un altro dei principi fondamentali di questa tecnica è il controllo del centro “core control” e l’allungamento assiale. È relativamente importante avere un centro forte, ma è ancor più vitale averlo consapevole ed essere in grado di attivarlo. Quindi gli addominali mirano a migliorare questi due aspetti senza danneggiare la colonna vertebrale. Per allungamento assiale si intende l’intenzione di creare ‘idealmente’ spazio tra le vertebre, cercando quindi di non comprimere i nostri dischi intervertebrali e facilitargli quindi il compito di ammortizzatori.

Il Pilates si prende profondamente cura della nostra schiena facendo riferimento ad un altro importantissimo principio, ossia quello della mobilizzazione della colonna. Una colonna sana deve essere stabile quando è necessario ma soprattutto mobile.

Quante volte ci troviamo con le spalle indolenzite e contratte? 

Se hai già praticato il Pilates, quante volte a lezione hai sentito l’insegnante dire “spalle lontane dalle orecchie”? Tantissime! Questo perché l’organizzazione di testa, collo e spalle è un altro dei principi su cui ruotano gli esercizi, per imparare ad attivare la muscolatura in maniera intelligente e funzionale non solo durante le lezioni ma anche nelle attività della vita quotidiana. 

Per una buona postura è inoltre molto importante che si consegua un buon allineamento degli arti inferiori affinché le articolazioni delle ginocchia e delle anche lavorino in armonia e senza sovraccaricarsi, per migliorare l’appoggio plantare e ottenere una migliore distribuzione del peso corporeo. 

Questi sono alcuni dei principi base che hanno portato il nostro Joseph a ideare questo metodo con grande passione e competenza.

“Pazienza e perseveranza sono qualità fondamentali nella buona riuscita di qualunque sforzo che valga la pena di essere compiuto.” Cit. J.P.

E tu sei pront* ad essere paziente e perseverante per migliorare la tua salute fisica e mentale?



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