Mindful eating: mangiare consapevole
Mangiare in modo consapevole, come si fa durante un corso di mindful eating non è una cosa realistica per molti di noi, specialmente con la famiglia, il lavoro e la miriade di distrazioni che ci circondano. Per non parlare poi del fatto che i nostri amici, colleghi e familiari potrebbero non avere la pazienza di mangiare con noi, poiché ci prendiamo cinque minuti per ogni boccone.
Però alimentarti in maniera consapevole ti può aiutare nella vita di ogni giorno. Dovresti provarci e ora ti spiego come e perché.
Quello che voglio dirti in questo pezzo è ciò che chiamo mangiare più consapevole, una mindful eating meno formale ma che ti consenta di avere un rapporto sano con il cibo che metti nello stomaco. Soprattutto in quei periodi dell’anno, come le vacanze natalizie, in cui è decisamente probabile che si mangi in modo sconsiderato.
Ecco quindi alcune semplici linee guida da tenere a mente per discernere tra il mangiare senza pensare e nutrirsi consapevolmente per riunire il corpo e la mente.
I benefici della Mindful Eating
Alcuni dei benefici di un’alimentazione consapevole sono:
- riduzione dello stress
- aumento del divertimento
- digestione più facile
- riduzione delle calorie e perdita di peso
- minori abbuffate
Controlla il cibo invece di controllarti. Goditi l’attimo.
Conoscere i segnali di fame
La domanda è una soltanto. Quando apri il frigo stai rispondendo a un desiderio emotivo o ai bisogni del tuo corpo?
Spesso ascoltiamo prima la nostra mente, ma come molte pratiche di consapevolezza, potremmo scoprire più saggezza sintonizzandoci prima con il nostro corpo. Invece di mangiare solo quando riceviamo segnali emotivi, che possono essere diversi per ognuno di noi, come stress, tristezza, frustrazione, solitudine, noia, possiamo ascoltare quello che ci dice il nostro corpo. Il tuo stomaco brontola, hai poca energia o ti senti un po’ stordito/a?
Troppo spesso mangiamo quando la nostra mente ci dice di farlo e non quando ne abbiamo effettivamente necessità. La vera mindful eating significa ascoltare profondamente i segnali della fame che provengono dal corpo e riconoscerli, prendendo le distanze dalla fame emotiva.
Coltiva una cucina consapevole
Mangi da solo/a e in modo casuale, non è meglio mangiare con altre persone in orari e luoghi prestabiliti?
Un altro modo in cui mangiamo senza pensare è girovagare perdendoci tra i dettagli della sala da pranzo, mangiando in orari e luoghi casuali. Non ci fermiamo a pensare proattivamente ai nostri pasti e spuntini. Questo ci rallenta, per prima cosa, e ci impedisce di sviluppare segnali ambientali salutari su cosa e quanto mangiare. Collega il cervello a nuovi segnali per mangiare che non sempre sono ideali. Vuoi davvero prendere l’abitudine di mangiare ogni volta che sali in macchina o in altre situazioni?
Certo, tutti facciamo uno spuntino di tanto in tanto, ma può migliorare la salute psicofisica, per non parlare del grande aiuto al tuo umore e al tuo sonno. Sì, questo significa sedersi a un tavolo, mettere il cibo su un piatto e utilizzare utensili che non siano le nostre mani. Aiuta anche mangiare in compagnia.
Avere una cucina consapevole vuol dire organizzare e prendersi cura del proprio spazio in modo da incoraggiare un’alimentazione sana e incontri nutrienti. Considera cosa porti nella tua cucina e dove metti via le cose. I cibi sani sono a portata di mano? Quali tipi di ingredienti sono in vista? Lo sai, quando c’è del cibo in giro, lo mangiamo.
Non è necessario pianificare il cibo fino a ogni boccone. Non devi farlo. È importante essere flessibili, soprattutto nelle occasioni speciali. Sii solo consapevole del fatto che potresti cambiare le tue abitudini alimentari in diversi periodi dell’anno o per diversi momenti. E quando pianifichi in anticipo, è anche più probabile che mangerai la quantità di cui il tuo corpo ha bisogno in quel momento e non assumerai più calorie del dovuto.
Il classico consiglio è di non andare a fare la spesa quando si ha fame, ma anche qui si dovrebbe applicare la via di mezzo. Acquista cibo sano, ma non evitare di passare anche dal reparto dolci e di comprare qualcosa che ti piacerebbe gustare. Il nostro karma così si riequilibra e ti garantirà una vita soddisfacente senza rinunce.
Perché lo fai?
Spesso ci piace mangiare cibo emotivamente confortante rispetto al cibo nutrizionalmente sano.
L’equilibrio è difficile da raggiungere, ma è possibile trovare cibi nutrienti che sono anche confortanti e soddisfacenti. Ripensa un attimo a quell’uva in modo consapevole. Ti sembrava interessante prima di metterla in bocca? Ci sono molte ragioni per cui mangiare l’uva è un esercizio interessante, una è che quando rallentiamo e mangiamo cibi sani, proprio come l’uva, ci godiamo più della storia che ci raccontiamo sulla sana alimentazione.
Mano a mano che mangiamo cibi più sani e con una maggiore varietà, saremo meno inclini ad abbuffarci di alimenti che prima trovavamo di conforto.
Connessione profonda con il cibo
Considera da dove viene il cibo, non vederlo come il prodotto finale.
Negli ultimi anni siamo diventati un po’ tutti sempre più disconnessi dal nostro cibo. Molti di noi nemmeno considerano da dove viene un pasto oltre la confezione del supermercato. Questa è una brutta perdita. Mangiare offre un’incredibile opportunità per connetterci più in profondità al mondo naturale, agli elementi e gli uni agli altri.
Quando ci soffermiamo a considerare tutte le persone coinvolte nel pasto che è arrivato nel tuo piatto, da chi lo ha preparato a coloro che li hanno sostenuti, è difficile non sentirsi insieme grati e interconnessi.
Sii consapevole dell’acqua, del suolo e di altri elementi che hanno fatto parte della sua creazione, mentre ti siedi a mangiare qualsiasi cosa tu stia mangiando. Puoi riflettere sulle tradizioni culturali che ti hanno portato questo cibo, sulle ricette generosamente condivise dagli amici o portate da un luogo e da un tempo lontani da tramandare in famiglia.
Se consideri tutto ciò che è entrato nel pasto, diventa semplice sperimentare ed esprimere gratitudine a tutte le persone che hanno dedicato tempo e fatica, gli elementi dell’universo che hanno contribuito con la loro parte, i nostri amici e antenati che hanno condiviso le ricette e aver fatto sì che quel pasto fosse lì adesso.
Con solo un po’ più di consapevolezza come questa, potremmo iniziare a fare scelte più sagge sulla sostenibilità e la salute, non solo per noi ma per l’intero pianeta.
Mindful eating è partecipare al piatto
Il multitasking e il mangiare sono l’insieme perfetto per non essere in grado di ascoltare a fondo i bisogni e i desideri del nostro corpo. Abbiamo tutti avuto l’esperienza di andare al cinema con il sacchetto pieno di pop-corn. E prima che il primo tempo del film fosse finito, siamo lì a chiederci chi si è finito anche le briciole. Quando siamo distratti, diventa difficile ascoltare i segnali che il corpo ci manda.
Durante la prossima sessione di mindful eating, prova a dedicare un solo compito e quello deve essere mangiare, senza schermi o distrazioni oltre a goderti la compagnia con cui stai condividendo il tuo pasto e una conversazione.